Le tele vengono consegnate con la cornice originale con la quale sono state esposte nelle diverse mostre in Italia e all’estero.
Le cornici, possono essere facilmente rimosse e sostituite, e vengono fornite gratuitamente, in quanto potrebbero presentare lievi segni di usura. Copie dei documenti attestanti le esposizioni e attestati di merito si trovano sul retro della tela.
Vanità
€ 2.000,00
Il titolo dell’opera richiama l’aspetto simbolico ma anche più recente del Pavone, uno splendido animale originario dell’India che, nelle tradizioni antiche di tutto il mondo, occupa un posto di tutto rispetto. La coda che si apre a ventaglio mostrando una miriade di colori scintillanti, richiamando la forma e la lucentezza del sole.
Altre attribuzioni relative al pavone sono le capacità di comunicare a distanza (la coda funge da sonaglio e la cresta funziona come antenna) e di trasformare in beneficio qualsiasi situazione negativa, “velenosa”. La capacità di muoversi attraverso un mondo corrotto e “velenoso” senza farsi corrompere. Il richiamo a questo aspetto sta nell’abito bianco della donna cinto da una fascia verde.
Uccello leggiadro e dal piumaggio così caratteristico, è stato associato, sia nelle mitologie orientali sia in quelle occidentali, a divinità importanti o addirittura primarie, benefiche oppure duali. L’associazione alle figure di Giunone, divinità legata al ciclo lunare, e di Mahamayuri pone il pavone in relazione anche alla luna.
Nella tradizione persiana in generale il pavone simboleggiava la regalità, la bellezza e l’immortalità. D’altronde il legame del pavone con la regalità è testimoniato anche in Giappone dove si usava conferire, come onorificenza, una sua penna a chi aveva meritato il favore imperiale o ottenuto un alto grado militare.
Dietro tanta grandiosità è facile farsi cogliere da un pizzico di vanità.
acrilico su tela, cm 50×100, 2017
cornice americana nera, ingombro totale cm 55,5 x 105,5
1 disponibili
Dimensioni | 55,5 × 105,5 cm |
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