Dietro il quotidiano

Laura Lepore dà sempre l’impressione che nei suoi lavori si riversi un mondo estraneo alla sua vita, ma tuttavia in grado d’influenzare in maniera significativa i suoi stati di coscienza. In un “modus operandi” che muove da istanze fantastiche, oniriche e surreali la sua creatività può andare dal semplice sogno a più complesse formulazioni, come avviene in “Dietro il quotidiano”. Il suo stile esecutivo si adatta alla materia trattata e muove da aerei colori che tendono a sfumare immaterialmente in altri contesti cromatici oppure incide sulla tela con forme decise, quasi materiche, risolvendosi in figure che assumono un saldo spessore. E’ quanto accade al personaggio di vaga ascendenza magrittiana che crea al proprio fianco, cieco lo sguardo al mondo che lo circonda, una visione speculare, una sorta di “doppio” al femminile, simbolo dell’ambiguità umana. Si tratta di un mondo nel quale l’artista riserva in un insieme disordinato ma proprio per questo più struggente, desideri, ambizioni, fantasie e delusioni legati tutti ad un’irrealizzata dimensione esistenziale fatta di arte, di musica e di poesia. Un’opera di stringente dialettica, di notevole magistero stilistico e di toccante umanità.
prof. Aldo Maria Pero
Acrilico su tela, cm 60 x 80 cm, 2016